Codibugnolo - Uccelli vivi

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CODIBUGNOLO (Aegithalos Caudatus)

La morfologia del Codibugnolo è alquanto particolare, ha un corpo arrotondato molto piccolo ed una caratteristica lunga coda di colore nero, marrone e bianco con sfumature rosa… E’ una specie presente in un vasto territorio che comprende l’Europa occidentale intera, la Russia, fino al Giappone e la penisola della Kamchatka, sono esclusi solamente i territori più settentrionali  di freddo invernale estremamente rigido.
All’interno di quest’area esistono due sottospecie:  una pura che popola le zone nordiche  ha la testa completamente bianca, l’altra sempre pura, che popola le zone del centro, è caratterizzata da due tipiche bande scure ad arco sopra gli occhi che si vanno a  fondere con il nero della parte posteriore. Nell’ibrido fra queste due specie le due bande risultano incomplete o appena abbozzate. Le ali sono bianche e nere il corpo bianco rosato. Non esiste dimorfismo fra maschi e femmine e  Il suo habitat preferito sono i boschi di latifoglie, ma anche boschi misti con latifoglie e conifere, così come ampi parchi di pianura in boschetti, siepi o cespugli.
Il Codibugnolo raramente si incontra da solo, ma quasi sempre è avvistato con il suo gruppo familiare, 3 o 4 soggetti all’inizio del periodo riproduttivo, ma anche fino a più di 20 quando sopraggiunge l’autunno, spesso si incontrano in un atteggiamento socievole, premendosi l’un l’altro sullo stesso posatoio cercano di disperdere il minor calore possibile, nei periodi più freddi dell’anno non disdegnano una convivenza con altri passeriformi quali ad esempio gli scriccioli.
Il Codibugnolo non si riproduce nelle cavità come altre specie di piccolissime dimensioni, ma direttamente costruisce il suo nido sugli alberi fra le foglie, con una grande abilità di costruzione che lo colloca tra i migliori costruttori del regno degli uccelli. Nonostante pesi dagli 8 ai 9 grammi il suo nido è grande circa 20 cm per 12. Le pareti del nido hanno uno spessore dai 1.5 a 2.5 cm e sono costituite principalmente da muschi e licheni legati insieme da fibre vegetali.  La superficie è poi ricoperta di bozzoli di insetti, cortecce e ragnatele risultando così completamente  mimetizzato accanto ad esempio: al tronco di una quercia. Altrettanto sorprendente è la quantità di piccole piume che vengono intrecciate all’imboccatura, la forma finale del nido è ovale con l’ingresso nella parte superiore, nella sua costruzione vengono impiegati circa 20 giorni al termine dei quali vengono deposte dalle 6 alle 12 uova incubate per 13 giorni, i pulli rimangono nel nido fino al 18° giorno di età prima di provare a decollare. Tuttavia i nati rimangono nei pressi del nido senza creare disturbo alla covata successiva, ma, addirittura, prodigandosi per aiutare a nutrire i nuovi fratelli. La specie si nutre di piccoli insetti comprese loro larve e uova, piccoli invertebrati e afidi tutti cacciati sulle cortecce degli alberi anche con spettacolari acrobazie, non scende quasi mai a terra e il suo piccolo becco non riesce a superare i ghiacci invernali, consuma, inoltre, pochissimi semi ammollati. Alta è la mortalità negli inverni particolarmente rigidi.
Si alleva in piccole voliere ricche di vegetazione soprattutto latifoglie, alle pareti è opportuno inserire cortecce di conifera, all’interno di una voliera  si possono alloggiare più coppie e non è necessario allontanare i nuovi nati; fornire grandi e diversificate quantità di materiale per la nidificazione; tagliuzzare gli insetti più grossi nell’alimentazione tanto da permetterne l’ingerimento.
Created by Barbarossa
Allevatori dal 1960, passione ed esperienza!
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